venerdì 1 maggio 2015

Quattro chiacchiere con.. Giovanni Raffaele!

Giovanni Raffaele al centro,
in compagnia di
Gianmarco Ieva e Nicola di Leo
Fonte: Facebook
In attesa dell'inizio, previsto per Domenica 3 Maggio, dei campionati di fascia B, pubblico una piccola intervista fatta a Giovanni Raffaele, capitano degli Allievi 2014/2015, classe 1998, ora al termine della sua esperienza con la G&T Orta Nova.


Ciao Giovanni! Veniamo subito al dunque. Quando hai cominciato a giocare a calcio e perché?

Ho cominciato giocando per strada quando ero piccolo, era divertente scendere con gli amici a tirare due calci ad un pallone. Poi ho deciso di iscrivermi alla G&T perché non mi bastava semplicemente giocare per strada, volevo imparare una tecnica e migliorarmi costantemente. Il mio primo anno alla G&T è stato nella categoria Esordienti e lì subito ho capito che questo sport mi piace perché è di gruppo: per divertirsi e per vincere una partita ci vuole un gruppo affiatato i cui membri si aiutino a vicenda.


La stagione sportiva appena conclusa vi ha visti lottare per la salvezza e salvarvi in extremis all'ultima giornata. Se dovessi fare un bilancio sarebbe positivo?

Sicuramente, a livello dei risultati, il gap iniziale che le altre squadre ci hanno dato ha condizionato tutta la stagione, non ci ha permesso fin da subito di stare tranquilli, di esprimere il nostro calcio, poi però nel girone di ritorno abbiamo cominciato ad ingranare, abbiamo fatto nostre alcune direttive del mister e abbiamo raggiunto il nostro obiettivo con l'aiuto di tutti.


Te lo chiede un ex capitano, che ha vissuto un'intensa stagione calcistica quando alla guida degli Allievi c'era ancora mister Michel Lionetti: com'è stato rappresentare l'intera squadra in campo ogni domenica? Hai sentito il peso della responsabilità?

E' stata una grossa responsabilità portare quella fascia tutte le domeniche, ma non mi è mai pesato soprattutto perché in squadra c'erano persone fantastiche, compagni di squadra sempre pronti a sostenersi l'un l'altro e io, da capitano, ho cercato sempre di incoraggiarli e loro facevano lo stesso con me: essere il capitano non vuol dire solo indossare una fascia, ma essere d'esempio per i tuoi compagni di squadra.


Ora che la tua esperienza calcistica alla G&T è terminata cosa hai intenzione di fare? Continuare a giocare a calcio altrove o dedicarti ad altro?

La mia esperienza qui è terminata, ma posso affermare con certezza che una squadra così sarà difficile da ritrovare, eravamo veramente molto uniti. Credo di continuare a giocare a calcio, alcune squadre si sono già interessate a me, valuterò tutte le alternative possibili, ma lo farò sempre con umiltà e cercando di fare il mio meglio.


Grazie per questa piccola intervista.

Grazie a te.

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